Nel periodo invernale, che per il codice della strada va dal 15 novembre al 15 aprile, è obbligatorio viaggiare con dotazioni invernali. La normativa è piuttosto semplice ma le soluzioni per far fronte a questa imposizione sono diverse. E’ importante conoscere bene l’argomento per scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze.
In questo articolo approfondiamo il confronto tra pneumatici invernali e quattro stagioni, analizzandone le caratteristiche e quando conviene optare per l’una o per l’altra soluzione.
Quali differenze tra pneumatici invernali e quattro stagioni?
Come facilmente intuibile, la principale differenza tra pneumatici invernali e pneumatici quattro stagioni sta nella filosofia con i quali sono stati progettati. I primi infatti sono realizzati in modo specifico per la massima efficienza in condizioni climatiche invernali (bagnato, neve, ghiaccio e basse temperature). Invece le quattro stagioni sono un compromesso tra la tecnologia della gomma estiva e di quella invernale. Questo produce differenze sia dal punto di vista della mescola che nel disegno del battistrada.
MESCOLE – Le quattro stagioni, per poter lavorare in un range di temperature più ampio. Sono costruite con una mescola più dura che fornisce meno grip a basse temperature rispetto alle invernali ma allo stesso tempo sono più resistenti ed efficienti alle temperature più elevate.
BATTISTRADA – Il battistrada degli pneumatici invernali è facilmente riconoscibile rispetto alle tradizionali “estive”; il disegno non ha grossi canali centrali longitudinali (tipici delle estive) ma solchi trasversali e a spina con la presenza di piccole lamelle. La scultura delle “quattro stagioni” presenta invece degli intagli intermedi, con la presenza sia dei canali centrali che delle lamine trasversali.
DURATA – Se utilizzate alle corrette condizioni climatiche (perciò non ad alte temperature), le invernali hanno un chilometraggio maggiore rispetto alle quattro stagioni. Queste ultime -anche se progettate per lavorare discretamente anche a temperature estive- in quel periodo si usurano maggiormente. Entrambe le mescole hanno invece analoga durata in termini di anni. Indipendentemente dalla tipologia e dall’usura, è infatti consigliabile sostituire pneumatici che raggiungono i 5 anni di utilizzo.
Meglio pneumatici invernali o quattro stagioni?
La risposta a questa domanda è: dipende. I fattori che possono influenzare la scelta sono il chilometraggio, il periodo di maggior utilizzo e il clima tipico del luogo in cui si viaggia.
SICUREZZA – Le gomme invernali sono sempre preferibili dal punto di vista della sicurezza quando si utilizza l’auto con un buon chilometraggio in aree in cui le temperature sono stabilmente al di sotto dei 7 gradi durante il periodo invernale e con alte probabilità di incorrere in condizioni di neve.
CONVENIENZA ECONOMICA – Dal punto di vista della convenienza economica è importante stimare qual è il chilometraggio che si effettua durante l’anno e in quale periodo con prevalenza.
Non sempre la soluzione delle quattro stagioni è la più economica.
Bisogna considerare che il battistrada di uno pneumatico può durare mediamente da 30.000 a oltre 40.000 km. La distanza è variabile per tanti fattori legati al consumo e ricordiamo che per legge la sostituzione va fatta in base all’altezza del battistrada residuo e non ai km percorsi. Inoltre, come detto in precedenza, è consigliabile sostituire comunque le gomme più vecchie di 5 anni.
Pertanto se il chilometraggio medio annuo si attesta intorno ai 10.000 km la scelta delle quattro stagioni può essere più conveniente in quanto il ciclo di vita della mescola coincide – o si avvicina – a quello di usura del battistrada.
Se invece si effettuano molti più chilometri, tali ad esempio da usurare entrambi i set di gomme (estivo e invernale) entro un paio d’anni, è senza dubbio più conveniente la soluzione del doppio treno di gomme.
Si può circolare d’estate con le gomme invernali?
Al termine dell’analisi e in fase di valutazione dei costi, qualcuno potrebbe porsi questa domanda, valutando l’idea di montare un treno di pneumatici invernali ed utilizzarli tutto l’anno.
La risposta è: per il codice della strada è consentito (in alcuni casi), ma è fortemente sconsigliato sotto tutti i punti di vista.
Nel dettaglio, il codice della strada non vieta espressamente l’utilizzo di pneumatici invernali durante la stagione estiva purché il codice di velocità e l’indice di carico degli stessi sia pari o superiore a quello riportato sul libretto di circolazione per la specifica estiva. Va ricordato che frequentemente il codice di velocità indicato per la specifica invernale è di un grado più basso rispetto a quello estivo. Ciò significa che al lato pratico uno pneumatico invernale possa essere omologato e a norma per circolare durante il periodo invernale ma non per circolare d’estate sullo stesso automezzo.
Se si valutano sicurezza, consumi, usura e tutti gli altri aspetti pratici, si può tranquillamente sostenere che l’utilizzo di gomme invernali in estate è sostanzialmente impraticabile, per:
- USURA– la mescola non è progettata per resistere alle alte temperature: l’usura dello pneumatico invernale in estate è molto maggiore ed anomala.
- SICUREZZA – mescola e struttura non sono progettate nemmeno per lavorare alle temperature estive; ciò comporta scarsa aderenza, possibili deformazioni ed un significativo allungamento degli spazi di frenata.
- CONSUMI – anche il consumo di carburante aumenta considerevolmente: le gomme invernali sono progettate per aumentare la resistenza e questo inevitabilmente si riflette sulle performance dell’auto.
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